endodonzia - Dott.Riccardo Giorgi Studi Dentistici a La Spezia

ENDODONZIA

Come suggerisce l'etimologia del termine derivante dalle parole greche " endo" che significa " dentro" e "odon, odontos " che significa " dente", l'Endodonzia è una branca dell'Odontoiatria  che si occupa dei tessuti interni del dente, delle sue patologie e dei trattamenti  ad esso correlati.
Quando i tessuti interni del dente o quelli che circondano la radice si ammalano, l'endodontista cura il dente e lo salva dalla probabile estrazione. Oggi è una realtà che continua a consolidarsi negli anni con  l'introduzione di nuove tecniche, di nuovi materiali, di nuovi  strumenti e di nuove concezioni biologiche.   Nei tempi passati l'unico rimedio per togliere il dolore al dente malato era l'estrazione. Oggi invece di togliere il dente si toglie solo il dolore.


PERCHE' I DENTI POSSONO AMMALARSI?
Prima di esaminare le possibili cause, vediamo come "è fatto un dente".                      
È costituito da diversi tessuti e ha una struttura molto complessa. Ha una prima parte visibile che è lo smalto, l'elemento più duro del corpo umano  bianco, traslucido), subito al di sotto si trova la dentina, tessuto simile all'osso, compatto e di colore giallognolo,  e ancora più in profondità c'è la POLPA, conosciuta con il nome di nervo del dente, ma che in realtà è  un tessuto altamente specializzato morbido e roseo costituito da terminazioni nevose, cellule connettivali, vasi sanguigni e linfatici. 
La polpa costituisce la parte vitale del dente.
Il dente si ammala quando la polpa si infiamma e la causa principale  dell'infiammazione è la carie, seguita da traumi e fratture.
     
 
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CHE COS'E' LA CARIE ?
La carie è un processo distruttivo del dente che ha inizio sulla sua superficie con la formazione di cavità attraverso le quali i batteri presenti nel cavo orale penetrano, e una volta raggiunta  la polpa ne causano l'infiammazione (pulpite) e, a volte, la morte (necrosi).
Sono gli stessi batteri che normalmente si trovano in tutto il nostro tratto digerente che,  in condizioni normali non sono  nocivi, ma possono diventare dannosi nel caso delle carie.
Nei primi stadi, la carie non dà sintomi dato che  lo smalto sul quale inizia a formarsi non è innervato. Quando però penetra  nella dentina i sintomi si manifestano con  la sensibilità al caldo, al freddo e ai cibi zuccherati
La dentina infatti è innervata,  si trova sotto lo smalto e il cemento, e racchiude la camera dove si trova il nervo.
A questo stadio, quando la carie è ancora superficiale, la si può curare con una semplice otturazione, cioè si rimuovono i tessuti cariati e si ricostruisce il dente.
Ma quando  i batteri con le loro tossine penetrano in profondità e raggiungono la POLPA,  provocano infezione e infiammazione  che possono esitare in pulpite e  il dolore può diventare severo e pulsante. 
A questo punto si rende necessario e urgente procedere con la terapia canalare o devitalizzazione.
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CHE COS'E' LA DEVITALIZZAZIONE ?
Conosciuta anche con il termine di "trattamento endodontico" o di "terapia canalare", la devitalizzazione è un trattamento di micro chirurgia orale che ha l'obiettivo di riparare un dente gravemente compromesso dalla pulpite e di evitarne l'estrazione. La PULPITE progredisce inevitabilmente in necrosi con perdita della vitalità del dente e, se non trattata, l'infiammazione può oltrepassare l'apice della radice dentale e diffondersi all'osso alveolare circostante e provocare ascessi, cisti o granulomi.

Nel nostro studio si occupa della devitalizzazione la dott.ssa Paola Mazza.

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COME AVVIENE LA DEVITALIZZAZIONE ?
Dopo aver eseguito l'anestesia locale ed isolato il dente con fuglio protettivo detto "diga di gomma", si procede alla rimozione della carie e della polpa infetta sia a livello della corona che a livello delle radici ed al riempimento dei canali con uno speciale cemento
La procedura si conclude con il controllo radiografico.

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QUALI SONO I VANTAGGI DELLA DEVITALIZZAZIONE ?
La devitalizzazione offre numerosi vantaggi:

- è pressoché indolore.
- cura l'infezione.
- fa cessare “il mal di denti" ed evita l'estrazione.

FA MALE DEVITALIZZARE UN DENTE ?
NO. Questo timore era fondato tempi addietro, quando l'anestesia non veniva praticata o non aveva raggiunto gli attuali standard di qualità. Oggi possiamo affermare che la devitalizzazione è diventata una procedura indolore .

Solo nei giorni immediatamente successivi all'intervento, il dente può risultare più sensibile.

QUANTO TEMPO E’NECESSARIO PER UNA DEVITALIZZAZIONE ?
Nel nostro studio, di norma, effettuiamo la terapia in una sola seduta: il paziente risolve la problematica in un solo appuntamento, si effettua l’anestesia una volta soltanto, e si riduce l’eventuale fastidio postoperatorio.
I tempi variano in base al numero di canali: alcuni denti hanno un solo canale all’interno della radice, altri hanno più radici con più di un canale.

LA DEVITALIZZAZIONE COMPORTA DEI RISCHI ?
Premesso che oggi la terapia presenta una elevatissima percentuale di riuscita (98%), come qualsiasi trattamento, può comportare alcuni disagi che sono ridotti al minimo quando la procedura viene eseguita da professionisti competenti e specializzati.

Raramente, subito dopo la fine della copertura anestetica, può comparire una leggera dolenzia che può essere tenuta sotto controllo con degli antidolorifici che all'occorrenza saranno prescritti dall'odontoiatra.
Nei giorni a seguire può presentarsi un dolore alla pressione durante la masticazione. L'infiammazione acuta già presente prima della terapia attorno all'apice della radice del dente ed esacerbata dal trattamento, può perdurare anche per parecchi giorni e causare una ipersensibilità che si esaurirà progressivamente fino a scomparire completamente entro 15, 20 giorni.

Raramente, in radici particolarmente infette, i batteri possono contaminare l'osso intorno alle radici e provocare dolore e gonfiore, complicanza che non pregiudica il successo della devitalizzazione.

Da notare che un dente devitalizzato, essendo stato privato della parte sensibile, la polpa, non avrà più la sensibilità al caldo, al freddo e agli zuccheri, ragione per cui, se sarà attaccato da carie, evento possibile anche in un dente trattato, non ci sarà più il campanello di allarme che ci avverte del pericolo. Viene quindi raccomandata la periodica visita odontoiatrica di controllo, solitamente effettuata in occasione dei richiami di igiene dentale, indispensabile al mantenimento nel tempo di tutti i restauri dentali.

GLI ANTIBIOTICI SONO NECESSARI CON LA DEVITALIOZZAZIONE ?
Possono esserlo solo in alcuni casi specifici per contrastare una grave infezione batterica prima dell'intervento o successivamente, o per particolari condizioni di salute del paziente, ma solo su prescrizione del dentista che valuterà caso per caso sull'opportunità di assumerlo.

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QUANTO COSTA ?

Il trattamento endodontico di un dente per il tempo dedicato al paziente ed il costo dei materiali utilizzati, ha spesso un bilancio alla pari nell'economia dello studio dentistico.
Questo non vuol dire che il prezzo pagato dal paziente sia basso, tutt’altro. Significa solo che un trattamento di endodonzia effettuato con criteri di qualità o di eccellenza clinica alla fine comporta molti costi per tutti.
Dal punto di vista economico sarebbe molto più vantaggioso estrarre il dente invece di curarlo, ma in questo caso il paziente si troverebbe poi nella necessità di sostituire il dente mancante con una soluzione protesica e/o implantare, valide alternative terapeutiche da attuare solo quando il dente è ormai compromesso in modo irrecuperabile.

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